
Praticamente ho conosciuto l’orto sinergico da una persona che mi aveva aiutato a creare un progetto di orto sinergico con dei ragazzi. Non ricordo il suo nome, ma insegnava anche all’Università…
Mi piacerebbe riprendere quel cammino che insegna la convivenza tra differenti specie aiutandosi e salvandosi a vicenda..
ecco i link a qualche articolo utile:
https://www.smetteredilavorare.it/2015/09/orto-sinergico-come-funziona.html
riporto una parte:
- Non lavorare la terra, non girarla, non disturbarla e non compattarla. Nell’orto sinergico c’è un luogo dove si cammina e un luogo dove si semina. Vengono creati dei bancali molto grandi dove trapiantare o seminare, e tra un bancale e l’altro si creano dei corridoi per potersi muovere senza calpestare la terra.
- Tenere sempre coperto, perché in natura la terra non è mai scoperta. Se noi andiamo nel bosco il terreno è coperto da foglie, e sotto abbiamo un terriccio, nero, morbido, profumato, fertile. Anche nella prateria è lo stesso, il terreno è totalmente coperto da erbe esattamente come nel bosco, non c’è un centimetro vuoto.
- Non portare sostanze estranee, né “chimiche” né organiche, perché se “aiutiamo” la terra questa si impigrisce, invece la terra ce la può fare da sola, usando come fertilizzante i resti delle piante stesse.
- Piantare molte specie diverse perché è nella differenza delle specie che si crea l’armonia della natura. Fare monocultura è dannoso, rovina il terreno, le piante si ammalano, perché i parassiti vengono attirati di più. Ogni pianta produce quello che serve alle altre piante e le piante si proteggono tra di loro. In un orto sinergico non c’è totale di assenza di parassiti, ma questi non diventano un problema.